sconta anche decenni di mancati investimenti e sprechi. A Montevago, in contrada Magaggiaro, ci sono due pozzi realizzati tanti anni fa dall’Esa che non sono mai stati utilizzati. Eppure potrebbero generare entrambi 50 litri di acqua al secondo. E’ quanto venuto fuori nel corso del convegno sulle risorse idriche nel Belice che si è svolto ieri sera nell’aula consiliare del Comune di Montevago, organizzato dal Movimento Spontaneo degli Agricoltori e Allevotori, quelli del presidio che va avanti da mesi in contrada Gulfa. Il dibattito ha registrato gli interventi della sindaca e parlamentare Margherita La Rocca Ruvolo, dell’agronomo Gaspare La Marca e del geologo Salvatore Monteleone. Proprio quest’ultimo ha posto l’esigenza di mettere in funzione i due pozzi in contrada Magaggiaro, con la sindaca La Rocca Ruvolo che si è impegnata a valutarne la fattibilità con le competenti autorità regionali.
Acqua preziosa in questo periodo di grave emergenza che rischia di diventare un dramma per il mondo agricolo. Gaspare La Marca, agronomo ed esponente del Movimento Spontaneo degli Agricoltori ha invocato chiarezza sulla vicenda delle acque del lago Arancio, sulle analisi contraddittorie, che ad oggi però non hanno consentito al mondo agricolo di utilizzare questa risorsa importante. Ha anche posto la necessità di interventi di canalizzazione che consentano alle campagne del Belice di utilizzare l’acqua della diga Garcia.
Non solo il mondo agricolo e quello della zootecnia. La razionalizzazione delle risorse idriche, messa in atto già da qualche mese in provincia di Agrigento, sta generando esasperazione in alcuni comuni. Domani mattina a Favara ci sarà una manifestazione per la grave crisi idrica che ha portato i turni di distribuzione, da mesi attestati sugli 8 giorni, ad allungarsi ulteriormente, arrivando molto spesso anche a 10 giorni. L'iniziativa è partita sui social e si è concretizzata con l'ufficializzazione della manifestazione da parte del consigliere comunale Alessandro Pitruzzella. Non solo proteste, però. A San Giovanni Gemini domani sera scenderà in campo la comunità ecclesiale con una giornata di preghiera per invocare la pioggia. Le preoccupazioni si sono accentuate dopo l’ultima seduta dell’Osservatorio per gli usi idrici dell’Autorità di bacino, dalla quale è emerso che non è esclusa in provincia di Agrigento, con la situazione del Fanaco, una ulteriore riduzione della fornitura.