non intende più rinnovare la convenzione trentennale, scaduta qualche giorno fa, con la locale associazione "La grande famiglia", ente morale che gestisce una casa di riposo per anziani costruita a suo tempo su un terreno, di proprietà comunale, situato in via Ognibene. Quella convenzione concedeva gratuitamente all'associazione il diritto di superficie, e stabiliva anche che lo stesso immobile (che l'associazione aveva potuto edificare grazie all'utilizzo di fondi regionali), alla scadenza sarebbe diventato di proprietà del comune.
Alla recente richiesta di accordare continuità all'attività della casa di riposo, attraverso il rinnovo della convenzione, il comune ha opposto un diniego. Di più: il sindaco Vito Clemente ha comunicato alla legale rappresentante Caterina Marchese l'intenzione di aprire a nuove eventuali manifestazioni d'interesse per la futura gestione della struttura. Come dire che al posto de "La grande famiglia" potrebbe arrivare un'altra associazione a gestirla. Uno scenario, questo, che l'ente morale fatica a comprendere. Tanto più che ha sottposto all'attenzione dell'amministrazione la possibile soluzione del rinnovo della concessione del diritto di superficie non più gratuitamente, come previsto dalla precedente convenzione, ma a titolo oneroso.
La presidente dell'associazione confida nel raggiungimento un accordo. In mancanza del quale configura un inevitabile contenzioso civile, tenuto conto degli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria (tutti regolarmente autorizzati dal comune) che negli anni sono stati apportati all'immobile al fine di rendere agevole il soggiorno degli ospiti, dicendosi anche pronta a presentare un ricorso alla giustizia amministrativa. "Nel corso degli anni c'è sempre stato un clima di collaborazione e sinergia con tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute", evidenzia la presidente Caterina Marchese.
Sulla vicenda l'opposizione consiliare ha presentato una mozione, chiedendo che venga trattata nel corso della prossima seduta consiliare, quella in programma il prossimo 22 aprile. Seduta che si annuncia delicata e nel corso della quale dovrà essere approvata la delibera che dichiara il dissesto finanziario per il comune di Menfi. Per i consiglieri del gruppo 'Verso Menfi', capeggiati da Ludovico Viviani, che ha raccolto il grido d'allarme dell'ente morale, è opportuno garantire continuità nella gestione della struttura all'associazione "La grande famiglia", e la mozione impegna l’amministrazione ad evitare quello che viene definito "quel naturale nocumento che verrebbe ad arrecarsi dalla eventuale interruzione delle attività". Ad oggi dentro l'associazione lavorano 22 operatori, mentre un'altra trentina di persone vi svolgono attività di volontariato. Una cinquantina gli anziani che ricevono assistenza, incentivando le proprie relazioni sociali attraverso quotidiane attività ludiche e ricreative, con l'obiettivo di tenerli lontani dalla solitudine, visto che in massima parte non possono essere accuditi dai familiari. Ma l'associazione si occupa anche di assistere disabili che non possono più risiedere presso il proprio domicilio e necessitano di cure socio-sanitarie, i volontari svolgono assistenza domiciliare a soggetti non autosufficienti e l'associazione ha stipulato una convenzione con il tribunale di Sciacca rendendosi disponibile all'accoglienza di persone sottoposte al percorso di lavoro di pubblica utilità e alla messa alla prova.