riguardanti zone diverse del territorio urbanistico e il Prg del comune di Sciacca, quello adottato non molto tempo fa dopo un'attesa lunga cinquant'anni. Decisioni della giustizia amministrativa contrarie alle modifiche disposte dal Dipartimento regionale dell'Urbanistica, che aveva cambiato arbitrariamente la classificazione di alcuni terreni da edificabili a zone agricole. Decisioni giuridicametne illegittime, posto che la competenza in materia urbanistica è del comune. Per non parlare poi del fatto che il Consiglio Regionale Urbanistico aveva espresso i propri pareri mentre la maggioranza dei suoi componenti era già scaduta.
Le sentenze però valgono solo per chi ha presentato ricorso, non per il dirimpettaio (per dire), il cui terreno rimane agricolo. L'amministrativista Calogero Marino, il primo ad ottenere una sentenza favorevole per un proprio cilente a cui era stata modificata arbitrariamente la classificazione del proprio terreno, ritiene che ne scaturisca una politica urbanistica a macchia di leopardo. Da qui la decisione di ricorrere aqd un atto stragiudiziale in cui, alla luce di tutte queste sentenze, viene chiesto alla Regione di far tornare il Prg alla sua configurazione originaria.