di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio di Sciacca solo per un anno, il tempo necessario a definire le procedure e arrivare all’espletamento e aggiudicazione del nuovo piano Aro. Non solo la gestione dei rifiuti, in realtà, perché anche la gara ponte prevede tutta una serie di servizi da garantire alla città: dalla scerbatura alla pulizia spiagge. L’esigenza della gara ponte di un anno si è palesata a fronte dell’imminente scadenza del vecchio piano Aro, il prossimo mese, e del fatto che ancora non è stato definito il percorso per l’aggiudicazione definitivo dell’appalto. Questa mattina è iniziata la fase di apertura delle buste pervenute e verifica dell’ammissibilità delle proposte di gestione dei servizi. Nei prossimi giorni si saprà, dunque, chi si aggiudicherà la gara ponte che tante polemiche politiche ha generato, con l’opposizione che ha contestato all’amministrazione di non essere riuscita a definire il nuovo piano Aro entro la scadenza prevista. E’ probabile che la vicenda sia oggetto di discussione anche nel corso della seduta consiliare in programma questa sera. Peraltro proprio a inizio settimana è stata trasmessa alla presidenza del consiglio comunale la documentazione richiesta dall’opposizione per comprendere tutti i passaggi e gli adempimenti posti in essere relativamente al nuovo piano Aro. 1500 pagine, quelle trasmesse, al consiglio, ma pare che non contengano la documentazione relativa alla gara ponte che si sta espletando per non lasciare la città priva di questi importanti servizi alla scadenza del vecchio appalto, a metà del prossimo mese. Consiglio comunale, quello in programma questa sera, che dovrebbe poi trattare la questione politica dei due nuovi assessori ( Certa e Leonte) della giunta guidata da Fabio Termine ed esaminare e approvare i debiti fuori bilancio che sono stati inseriti all’ordine del giorno. Ci sono poi i primi atti propedeutici all’esame del bilancio di previsione. Si tratta della verifica delle aree disponibili e determinazione del presso di cessione e del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari che hanno passato il vaglio della competente commissione consiliare bilancio, seppure con parere negativo o contrario.