tra i soggetti coinvolti nell'operazione denominata “Pandora”, messa a segno dai Carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Il vice di Renato Schifani, indagato per corruzione, è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno ed ha rimesso già questa mattina l'incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione Siciliana. A darne notizia è stato lo stesso Sammartino, che ha scritto una nota al governatore Renato Schifani dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva "in relazione a un'ipotesi di reato - dice Sammartino - lontana nel tempo". "Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui - aggiunge ormai l'ex assessore -. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio. Sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa, che con stupore leggo mi vengono contestati". Il politico catanese, esponente della Lega, è stato raggiunto da una misura cautelare interdittiva rispetto ai suoi incarichi nell'ambito dell'inchiesta "Pandora" che ipotizza per lui il reato di corruzione aggravata. Intanto il presidente della Regione Renato Schifani assumerà l'interim delle deleghe che erano assegnate a Sammartino. Tra gli arrestati c'è il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania condotte tra il 2018 e il 2021 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea. Dall'inchiesta emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santaopaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata.