e i pochi disponibili presso il dipartimento di Salute mentale del distretto di Sciacca (che raggruppa 17 comuni) non possono più garantire tutti i servizi. È questo il motivo per il quale l'Asp di Agrigento ha sospeso la pronta disponibilità psichiatrica notturna.
Eventuali urgenze che si verificassero tra le 20 e le 8, compresi gli eventuali Tso (trattamenti sanitari obbligatori) dovranno dunque essere dirottate all'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì, molto distante da Sciacca. Carenze di personale che ovviamente riguardano anche le altre figure professionali necessarie in caso di Tso, che per ogni singolo caso impegna una pattuglia con due agenti e un'ambulanza del 118.
Il direttore del dipartimento di Salute mentale dell'Asp Leonardo Giordano ha comunicato ai sindaci e ai rispettivi comandanti delle polizie municipali dei comuni del distretto che, in assenza di disponibilità di posti letto tra Agrigento e Canicattì, le emergenze dovranno essere gestite dalla prima unità disponibile in Sicilia. "Il servizio potrà riprendere solo dopo il reclutamento di un numero minimo di dirigenti medici per potere espletare il servizio", scrive Giordano.
Del distretto sanitario di Sciacca fanno parte i comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula.
Nei giorni scorsi uno dei pochi medici del centro Salute mentale di Sciacca ha deciso di dimettersi dall'Asp, optando per la sola attività libero professionale, esasperato per la impossibilità di fronteggiare le numerose necessità che riguardano questa branca della Medicina. Al momento al centro di Salute mentale saccense è rimasto un solo psichiatra, mentre sono solo due quelli in servizio all'ospedale "Giovanni Paolo II", uno dei quali richiamato dalla pensione, mentre quello in pianta organica è in procinto di andarci.