fino all’approvazione dell’attesa legge nazionale di riforma di questi enti per l’introduzione dell’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali. Nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale dello scorso luglio, il governo regionale prevede intanto l’indizione delle elezioni di secondo livello dei presidenti dei Liberi consorzi comunali e dei consigli metropolitani in una delle domeniche comprese tra il 6 e il 27 ottobre 2024.
Si torna, dunque, ad elezioni di secondo livello, con protagonisti sindaci e consiglieri comunali del territorio. Saranno loro, il prossimo autunno, ad eleggere i presidenti delle province e i consiglieri provinciali e non i cittadini, come contava di fare il governo regionale a inizio anno, prevedendo addirittura l’ipotesi di accorpare le provinciali ad europee e amministrative in programma l’8 e 9 giugno. Invece, con il voto segreto, il disegno di legge per ripristinare l’elezione diretta dei presidenti delle Province, era stato stoppato dall’Ars. Si torna, quindi, alle elezioni di secondo livello, con le decisioni su chi eleggere affidate alla politica, a sindaci e consiglieri dei comuni del territorio. Non ci sarà, quindi, alcuna campagna elettorale per queste provinciali la cui data è ancora da definire, ma che la giunta regionale ha delimitato al periodo compreso tra il 6 e il 27 ottobre.
Il disegno di legge sarà ora trasmesso all’Ars per la discussione e l’approvazione definitiva, prevede anche che i commissari straordinari alla guida delle province rimangano in carica fino alla costituzione dei nuovi organi.