La situazione che investe tutta l’isola, genera forti preoccupazioni nella città crispina che basa la sua economia sull’agricoltura. C’è il timore che il persistere della siccità possa alimentare un clima di agitazione e protesta che potrebbe sfociare in disordini e problemi di sicurezza pubblica.
Situazioni già vissute in passato e che si stanno riproponendo quest’anno. La notizia, giusto negli ultimi giorni, della riattivazione della bretella di collegamento tra la diga Gammauta e la diga Castello che ha consentito di tornare a disporre di questa importante risorsa, non è sufficiente a placare gli animi. Amministrazione e consiglio comunale ne sono consapevoli e, infatti, hanno concordato un documento contenente tutta una serie di richieste al governo regionale, in particolare alla cabina di regia che si sta occupando della tematica siccità in Sicilia.
Ieri il dibattito in aula ha riguardato le bozze di documento predisposte dall’amministrazione comunale e dai consiglieri di opposizione e si è arrivati ad un sintesi che sarà messa nero su bianco (lunedì prossimo) dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale. Documento che sarà successivamente trasmesso ai sindaci e presidenti dei consigli comunali del circondario per essere condiviso e poi trasmesso alle competenti autorità regionali. Tra i punti salienti: la stesura di un apposito disciplinare che consenta l’utilizzo dell’acqua della diga Gammauta al fine di programmare per tempo nel periodo invernale il trasferimento idrico verso la diga Castello, che non sia solo limitato a questo periodo di emergenza, dunque. E a tal fine, tra le opere ritenute prioritarie c’è la realizzazione di una ulteriore condotta idrica di collegamento tra i due invasi. Ci sono poi le opere sollecitate per sfruttare al meglio la risorsa del fiume Verdura, con nuovi sistemi di pompaggio elettrico e la progettazione di un invaso lungo l’alveo che possa permettere raccogliere le risorse evitando la dispersione in mare. Tra le opere sollecitate anche la costruzione della diga Valentino, di cui esiste già una progettazione, oltre a interventi strutturali per facilitare l’interconnessione delle reti idriche esistenti e al censimento e riattivazione dei pozzi esistenti nel territorio. Sono almeno due quelli che potrebbero generare almeno 30 litri al secondo per uso potabile, così da alleviare la crisi idrica che ha allungato i turni di erogazione in città.
Prevista inoltre l’attivazione immediata del Centro Operativo Comunale per la gestione della crisi idrica in corso.
Per sostenere il comparto agricolo, oltre alla richiesta di ottenere dall’Autorità di Bacino i volumi di acqua da assegnare al Consorzio di Bonifica e consentire così di pianificare la stagione irrigua, vengono sollecitate misure compensative, che tengano conto dei danni già registrati e delle altre conseguenze che arriveranno a causa del persistere della siccità.