Legaccop Sicilia ritiene che non si possa perdere altro tempo a fronte dei danni che già si registrano nelle campagne siciliane.
Soltanto a marzo sono mancati 300 millimetri di pioggia, ma è stato il settimo mese consecutivo con precipitazioni inferiori alla norma e per l’agricoltura siciliana le perdite sono stimate in oltre 2 miliardi e mezzo di euro. Una economia che va a rotoli, considerato che la Sicilia è tra le regioni d’Italia con le maggiori superfici agricole utilizzate , conta 142.416 aziende attive nel settore agricolo che arrivano a 160.629 con il tutto il comparto agrifood. La dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale, dichiara Filippo Parrino presidente di Legacoop Sicilia, è l’unico strumento in grado di dare ristoro all’economia agroalimentare della Sicilia che adesso, in codice rosso, non può permettersi lungaggini burocratiche.
Intanto a Ribera, Consiglio Comunale e amministrazione hanno predisposto un documento da inviare al governo nazionale e regionale che verrà trasmesso anche ai comuni dell’hinterland per essere condiviso e approvato dai consigli comunali. Contiene una serie di richieste a breve e medio termine per fronteggiare la carenza di acqua negli invasi, causata dalla particolare siccità di quest’anno, ma anche da tutta una serie di mancati investimenti sulle infrastrutture che adesso stanno venendo a galla e determinando la grave situazione. La stagione irrigua è imminente e la mancanza di acqua rischia di compromettere irrimediabilmente il presente e il futuro degli agricoltori. Il documento è stato condiviso all’unanimità dal consiglio e dall’amministrazione comunale di Ribera .
Sempre nella città crispina, il neo comitato “Insieme per l’acqua” chiede un incontro urgente ai vertici del Consorzio di Bonifica Agrigento 3 per comprendere quali misure si stanno mettendo in atto per affrontare l’emergenza acqua e quali azioni possono essere intraprese per garantire l’irrigazione. A tal proposito il Comitato avanza delle proposte finalizzate a sfruttare pienamente le risorse idriche del territorio. Si ritiene fondamentale una corretta programmazione sulla razionalizzazione dei quantitativi di acqua da destinare alle colture presenti all’interno del comprensorio e un confronto aperto e costruttivo con i vertici del Consorzio per trovare soluzioni immediate e a lungo termine all’emergenza idrica che già ad aprile si sta palesando in tutta la suta drammaticità.