che possano avere un valore simbolico e richiamino numeroso pubblico”. E' attenendosi a queste disposizioni di una direttiva del Ministero dell'Interno, che la Questura di Agrigento ha disposto ulteriori controlli in vista degli eventi legati alla settimana santa che ha ormai preso il via domenica con la festività delle Palme. “Non ci sono pericoli per Agrigento e per il suo territorio provinciale”, precisano dalla Questura, ma è nell'ottica della prevenzione che ci si vuole muovere dopo gli attentati di matrice Isis che hanno riguardato nell'ordine temporale le città europee di Nizza, Berlino e da ultimo Stoccolma con camion lanciati a velocità sulla folla.
Già nel segno della prevenzione, misure antiterrorismo, una parola con cui gli esperti dicono bisognerà sempre più prendere confidenza, erano state adottate a Sciacca in occasione della processione il 2 febbraio scorso della Madonna del Soccorso e poi nei sei giorni di sfilate del Carnevale.
Per la prima erano stati collocati 35 blocchi di cemento nei punti nevralgici di accesso al corteo religioso, stesse misure questa volta con la predisposizione di diverse pattuglie delle Forze dell'Ordine poste a presidio degli accessi principali alle sfilate mascherate in occasione del Carnevale. E se a Sciacca al momento l'amministrazione comunale non ha ricevuto nessun tipo di comunicazione riguardo a misure speciali in occasione dei riti della settimana Santa, con le processioni del Venerdì Santo e poi l'Incontro in piazza Scandaliato della domenica di Pasqua, ad Agrigento la Digos e la Squadra Mobile effettueranno i controlli in borghese, senza dunque richiamare l'attenzione del pubblico. Controlli che saranno effettuati soprattutto alla Valle dei Templi, non solo nei giorni di Pasqua e Pasquetta, giornate di maggiore presenze turistiche ma anche il 25 aprile e il primo maggio. L'attenzione sarà anche puntata sempre in occasione dei riti della settimana santa su quei comuni come Naro, Grotte e Cianciana dove le rappresentazione della Crocifissione attraggono numeroso pubblico.