La Processione, che per la seconda volta in quattro anni a causa del maltempo non si è svolta come tradizione vuole il 2 febbraio ma pochi giorni dopo, ieri, per circa due ore, ha attraversato le vie cittadine nel consueto percorso. Il pesante simulacro, raffigurante l'effigie mariana, ha benedetto il mare affacciandosi prima lungo la via Campidoglio e poi, come da tradizione, dalla piazza Angelo Scandaliato. I momenti di preghiera sono stati guidati dall'arciprete Don Carmelo Lo Bue e seguiti dai tantissimi fedeli, compresa una piccola rappresentanza proveniente da Boston. I momenti più emozionanti sono stati, come sempre, l'ascesa che ha portato la Madonna del Soccorso verso Porta Palermo e poi la tradizionale Fumata in via Giuseppe Licata, a memoria del miracolo che liberò la città di Sciacca dalla peste. Infine, intorno alle 19, dopo che il marinaio Pippo Soldano, affacciato dal museo Scaglione ha cantato l'Ave Maria accompagnato al piano da Ignazio Catanzaro, il simulacro è stato condotto nuovamente all'interno della Basilica tra applausi e commozione. La Processione, come ormai di consueto, è stata organizzata secondo le nuove misure di sicurezza comprese quelle antiterrorismo mediante la collocazione di alcuni blocchi di cemento nei punti stratergici ed una presenza più corposa di forze dell'ordine.