È questa l'opinione di Matteo Ruvolo, che ha deciso di annullare la manifestazione, quella intitolata "Terra mia" che, per il terzo anno consecutivo, si sarebbe dovuta tenere a Ribera nel mese di maggio. È, questo, un altro simbolo di una situazione idrica gravissima, che preoccupa il primo cittadino anche per la crisi della disponibilità di acqua potabile.
Il mondo dei produttori agricoli riberesi e dell'intero comprensorio è in fibrillazione. Nei giorni scorsi quattro sindaci, quelli di Ribera, Bivona, Cammarata e Lucca Sicula, sono stati auditi dalla commissione Attività produttive dell'Ars. L'idea è stata di Carmelo Pace. L'obiettivo: quello di invocare interventi urgenti a valle del fiume Verdura, per la realizzazione di nuove pompe di sollevamento e per la ripresa del travasamento di acqua dal Gammauta nella diga Castello.
In commissione gli amministratori hanno illustrato ai deputati un documento unitario contenente le richieste per salvare un comprensorio rinomato per le sue produzioni agroalimentari di alta qualità, come le arance e le pesche. La mancanza di acqua rischia di mettere a repentaglio i futuri raccolti e a lasciare senza reddito migliaia di imprese agricole. All'audizione all'Ars, davanti la commissione presieduta dal forzista Vitrano, erano presenti i vertici di Consorzio di bonifica, Esa, Autorità di bacino e Protezione civile e il commissario per l'emergenza siccità Cartabellotta. La commissione Attività produttive ha preso atto delle richieste e tornerà a riunirsi martedì prossimo per elaborare una proposta da sottoporre all'attenzione del governo della Regione.