Negli anni scorsi, durante la pandemia, l'immobile in questione era stato utilizzato come hub vaccinale per poi tornare a essere chiuso.
La vicenda suscita già reazioni politiche. I consiglieri Ignazio Bivona, Calogero Bono e Gaetano Cognata parlano oggi di uno dei tanti fallimenti del centro sinistra di Sciacca. Evidenziano, i tre esponenti dell'opposizione di centrodestra, che la revoca del finanziamento su cui il tribunale si è pronunciato è successiva a diverse interlocuzioni con il competente assessorato regionale. Interlocuzioni che, secondo Bivona, Bono e Cognata, se non hanno dato alcun esito è stato a causa di quella che viene definita "l’assenza di autorevolezza delle amministrazioni di centro sinistra".
Aggiungono, consiglieri, che oggi la perdita del finanziamento determina un danno ingente per le casse del comune. In ogni caso una parte cospicua di questa somma è stata già stata accantonata. Manca però un altro milione che dovrà essere coperto nel bilancio del 2024. "Nel corso di questi anni - attaccano Bivona, Bono e Cognata - le amministrazioni di centro sinistra avevano assicurato sulla base di documentazione in loro possesso che il ricorso avrebbe avuto esito diverso, il tutto anche sulla base di relazioni degli avvocati esterni nominati che, nel tempo, avevano assicurato l’ente. Nulla di tutto questo si è avverato.Ritengono di potere affermare, i tre esponenti dell'opposizione, che se l’amministrazione precedente ha determinato il problema, quella attuale si è caratterizza per altrettanta inerzia. "Oggi - aggiungono - l’attenzione deve essere quella di garantire la fruizione del bene che è interesse principale per la città, unico breve e temporaneo utilizzo è stato nel periodo Covid utilizzando la struttura come hub vaccinale. Allora ci fu anche una proposta di Fratelli d'Italia in tale direzione. Per Bivona, Bono e Cognata oggi bisogna lavorare per rendere operativa la struttura e superare l’inerzia della attuale amministrazione, e ciò al fine di evitare oltre al danno economico anche la beffa relativa ad un immobile oggi pagato interamente con i soldi dei cittadini saccensi e chiuso".