È questo il dato pubblicato dall'Autorità di bacino. Dato rivelatore di una difficoltà drammatica, visto che si è passati da 484 milioni di metri cubi di acqua contenuti negli invasi del 2023 ai 312 milioni di quest'anno. Tutto questo conferma lo stato di emergenza nazionale, che ha portato al momento al razionamento dell'acqua per usi potabili, mentre rimane ancora incerto il futuro delle irrigazioni nelle campagne. Un piccolo incremento si è avuto nelle ultime settimane, ma niente di straordinario. La diga Castello è riuscita a recuperare seicentomila metri cubi di acqua, un po' meglio è andata alla diga Garcia, con 3 milioni e mezzo di metri cubi. Rimane complessa la situazione per agricoltori e allevatori.