di avere dichiarato il falso pur di ottenere il reddito di cittadinanza. È così finito davanti la Corte dei conti. La cui sezione giurisdizionale non lo ha ritenuto responsabile, rigettando totalmente la domanda accusatoria della procura generale, stabilendo che non è possibile addebitare la responsabilità amministrativa per falsa o omessa dichiarazione se il modello precompilato, appositamente predisposto, non solo non è chiaro, ma anzi trae in errore l’interessato.
"Per tali motivi - si legge nella sentenza - non si può affermare che l’interessato abbia dolosamente dichiarato il falso, né si può ritenere sussistente la colpa grave per l’aver omesso di effettuare una dichiarazione se il modulo sia confusionario e non indirizzi chiaramente il soggetto verso la necessità di effettuare una determinata dichiarazione".
La persona interessata, dunque, è stata assolta con formula piena per non aver violato alcuna norma. Ad assistere legalmente il soggetto in questione sono stati gli avvocati Luca Burgio e Vincenzo Cucchiara con la collaborazione del loro collega Paolo Mirabella.