nonostante la nota del 30 aprile con la quale il Prefetto disponeva il trasferimento del flusso d'acqua.
La chiusura della bretella, avvenuta il 27 aprile per lavori di manutenzione, sta provocando gravi ripercussioni sull'approvvigionamento idrico della zona. La siccità che attanaglia il territorio rende l'acqua un bene prezioso e la sua disponibilità è essenziale per le attività agricole e per il fabbisogno umano.
Il Comitato Insieme per l’acqua, sollecita interventi urgenti e l’immediata riapertura della bretella di collegamento tra la Diga Gammauta e la Diga Castello che è indispensabile per garantire un flusso regolare dell'acqua soprattutto in vista dell'imminente stagione estiva. Insieme per l’acqua denuncia inoltre di non avere ricevuto alcuna risposta da parte del Consorzio di Bonifica Agrigento 3 alla richiesta di un incontro ufficiale, inoltrata il 22 aprile, finalizzato a discutere e definire soluzioni da attuare con urgenza e l’elaborazione di un piano di razionamento idrico per ottimizzare l'utilizzo dell'acqua destinata alle colture all'interno del comprensorio.
Oggi è il giorno dell’atteso Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno la richiesta presentata dalla Regione Siciliana per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale in relazione alla situazione di deficit idrico che si registra in Sicilia. Gli ultimi dati diramati dall’Osservatorio permamente sulla siccità nell’isola evidenziano un quadro allarmante anche rispetto al mese precedente. A causa delle temperature superiori alla media stagionale, buona parte delle dighe a doppio utilizzo dell’acqua ha visto evaporare la metà dei propri volumi, spingendo l’Autorità regionale di bacino alla drammatica scelta: la chiusura dei rubinetti per le campagne, per convogliare la risorsa soltanto sulle abitazioni.
In poco più di quattro settimane il lago Arancio, nell’Agrigentino, è passato da 17 a otto milioni di metri cubi. Il sistema San Giovanni-Furore si è abbassato da 12 a sei milioni e nel Trapanese la diga Trinità da cinque a due milioni.
L’unica diga ad esclusivo utilizzo potabile, quella del Fanaco, ha pochissima acqua, destinata ad esaurirsi ai primi di luglio. In questo quadro nerissimo, la situazione meno critica è quella della diga Garcia con poco più di 25 milioni di metri cubi di acqua.