riveste sicuramente un valore politico e simbolico significativo il vertice di oggi pomeriggio convocato dal sindaco Fabio Termine, che in questa vicenda agisce di concerto con il presidente del Consiglio comunale Ignazio Messina, con i deputati regionali eletti in provincia di Agrigento. Il senso è quello di chiedere alla deputazione, in un clima il più possibile unitario, di sostenere ogni iniziativa per agevolare la soluzione della vertenza relativa alla riapertura degli impianti delle Terme di Sciacca. Un modo, dunque, di provare ad allargare l'orizzonte, andando a responsabilizzare un intero territorio provinciale, compresi evidentemente anche gli stessi parlamentari del versante orientale della provincia ma che, anche a Sciacca, vengono a prendere i loro voti.
La vicenda al momento ha registrato la presa di posizione ufficiale del presidente della Regione Renato Schifani, che sin dall'indomani della grande manifestazione dello scorso 6 marzo, ha preso in mano le redini della vertenza, avocando sostanzialmente a sé una problematica che interessa almeno tre assessorati regionali, soprattutto quello all'Economia e all'Energia (nelle mani rispettivamente di Marco Falcone e Roberto Di Mauro) ma anche quello al Turismo, la cui massima responsabile è Elvira Amata. Il governatore ha già presieduto un paio di riunioni all'interno di un tavolo tecnico con i dirigenti regionali competenti. Tavolo tecnico all'interno del quale è stato deciso di finanziare con il Fondo Sviluppo e Coesione gli interventi di ristrutturazione ed ammodernamento delle Terme di Sciacca ed Acireale, con l'obiettivo finale di coinvolgere imprenditori privati a cui affidare la gestione. Tavolo tecnico del quale, stando all'impegno assunto dal presidente, dovrebbero entrare a far parte anche i rappresentanti dei comuni interessati.
Impegni, quelli firmati Schifani, nei confronti dei quali, com'è noto da tempo, il sindaco di Sciacca ha riposto fiducia. Tornando a farlo anche sabato scorso nel corso dell'intervista rilasciata al nostro Telegiornale. Guarda naturalmente con attenzione, ma al tempo stesso con un giudizio tuttora prudente e sospeso, il comitato civico Patrimonio termale. Che più di una volta ha fatto notare di non comprendere le ragioni per le quali il governo della Regione, in estrema sintesi, intenda rinunciare al possibile intervento di Cassa depositi e prestiti, che per lungo tempo ha rappresentato una sorta di punto d'approdo finale.
Una risposta a questo dubbio non c'è ancora. Comitato civico Patrimonio termale, che ha tenuto alta l'attenzione sulla vertenza Terme, facendo tornare ad appassionare la cittadinanza su di un tema di vitale importanza anche per lo sviluppo turistico-economico. Comitato che continua ad invocare trasparenza e anche un coinvolgimento del fronte civico da parte della Regione Siciliana.
Deputati oggi a Sciacca, e a loro si chiederà di creare un fronte il più possibile compatto, che oltrepassi le barriere degli schieramenti politici, diventando un sostegno fondamentale nei confronti degli impegni assunti dal presidente per riuscire ad arrivare alla riapertura delle Terme di Sciacca "entro la legislatura in corso", questo l'impegno di Schifani. La prima risposta proverrà da chi oggi pomeriggio avrà raccolto l'invito di Fabio Termine ed Ignazio Messina ad essere presenti. Nelle edizioni serali del nostro Telegiornale vi forniremo tutti i ragguagli in merito.