ristrutturazione, tra l'altro, per la quale le risorse per intervenire ed eseguire i lavori, sia a Sciacca sia ad Acireale, ci sono e sono quelle del Fondo di Sviluppo e Coesione. Sono queste alcune delle importanti novità venute fuori dal vertice di oggi pomeriggio al comune di Sciacca con i parlamentari agrigentini, convocato dal sindaco Fabio Termine di concerto con il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina, e dedicato alla vicenda Terme. C'erano i deputati regionali Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Catanzaro, Carmelo Pace, Angelo Cambiano e Giusy Savarino, assenti Di Mauro, Gallo e Marchetta, ed il deputato nazionale Calogero Pisano, ma anche sindaci e amministratori di diversi comuni del territorio. L'elemento di novità rispetto al percorso di cui si è parlato fino a questo momento, è dunque quello di rendere partecipe già in questa fase un privato che possa intervenire anche economicamente sostenendo una parte dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli impianti termali, con l'impegno e la garanzia che sarà poi questo privato a gestire le strutture una volta riqualificate. Una ipotesi di lavoro che consentirebbe non solo di accorciare i tempi, ma anche di evitare il rischio che, una volta terminati i lavori senza l'intervento ed il coinvolgimento del privato, inizi un'attesa estenuante ed una procedura lunga prima di eventualmente giungere alla individuazione del gestore, con il rischio concreto che i beni, una volta sistemati, possano tornare a depauperarsi. Una ipotesi di lavoro che, a questo punto, sembra essere l'unica in grado di dare concretezza al percorso finalizzato a riaprire le Terme di Sciacca. Deputazione presente all'incontro che si è detta disponibile a fare squadra, superando le appartenenze politiche, e a sostenere ogni iniziativa per agevolare la soluzione della vertenza relativa alla riapertura degli impianti delle Terme di Sciacca.