si è presentato a Sciacca ieri pomeriggio anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, in una visita attesa da tempo, dopo il susseguirsi di annunci e rinvii delle settimane scorse. Aricò è venuto a portare la notizia che è stato pubblicato un nuovo decreto di finanziamento da 8 milioni di euro, soldi che arrivano dopo quella che in gergo burocratico si chiama "disimputazione" dai fondi PO FESR dei 6 milioni e 100 mila euro del bando originario, fondi intercettati all'epoca dall'amministrazione Di Paola e con l'intervento decisivo dell'allora presidente del consiglio comunale Bono. Una vicenda complessa, come complesso può rivelarsi un contenzioso, nella fattispecie quello tra la ditta appaltatrice delle opere e la Regione Siciliana. Contenzioso che, di fatto, ha bloccato i lavori.
Si sa per certo che sono in corso le procedure di rescissione contrattuale. Ma non si sa ancora quando questi lavori riprenderanno, soprattutto perché non si sa ancora nemmeno se la Regione scorrerà la graduatoria della gara d'appalto, ovvero se bandirà un nuovo avviso pubblico. E tuttavia Alessandro Aricò respinge l'idea che il suo sopralluogo di ieri sia stata un'iniziativa da campagna elettorale per le Europee.
I lavori in questione, il cui stop sta degradando una zona che nelle prospettive dovrebbe essere anche di valorizzazione turistica della città di Sciacca, sono relativi alla realizzazione del tratto terminale della banchina portuale di riva nord, dei piazzali retrostanti e delle opere di alaggio.