reperite dal Fondo Sviluppo e Coesione per rimettere in sesto le Terme di Sciacca ed Acireale, prima che inizino i lavori dovranno aggiungersi i soldi dei privati. È questa, dunque, la strada scelta da Renato Schifani nell'ottica di puntare al recupero degli impianti termali siciliani. L'atteso incontro con i deputati regionali eletti in provincia di Agrigento convocato da Fabio Termine ed Ignazio Messina ha portato sicuramente un risultato interessante. Non si sono presentati a Sciacca, e dunque non hanno preso parte all'incontro di ieri, i deputati provinciali Roberto Di Mauro (che è anche assessore regionale, e alle Acque per giunta) e Riccardo Gallo.
Le conclusioni dell'incontro, al quale hanno preso parte anche sindaci ed amministratori di alcuni comuni della provincia, inducono dunque a un qualche ottimismo, anche nella direzione di un lavoro di squadra della classe parlamentare, indipendentemente dalla appartenenza politica.
Conferma un giudizio fiducioso il comitato civico Patrimonio termale, nella consapevolezza che l'accresciuto interesse pubblico sulla vertenza Terme è scaturito dalla grande manifestazione popolare dello scorso 6 marzo.