A rivelarlo è oggi al nostro Telegiornale Alfredo Ambrosetti, ex direttore amministrativo, che ne è venuto a conoscenza a seguito di specifiche richieste di informazioni a lui rivolte.
Invitalia è l'agenzia nazionale governativa per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, ed è una Spa partecipata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze. Nei primi anni Duemila fu tra i protagonisti, quando si chiamava Sviluppo Italia, dell'accordo di programma quadro che vide concorrere stanziamenti pubblici e privati che culminarono con la realizzazione del Verdura Golf Spa Resort. Poi aveva provato a dare vita all'altro investimento, quello di Monterotondo, per un altro resort, che ancora non si è potuto concretizzare.
Se l'interesse di Invitalia è concreto, sembra ragionevole immaginare la concorrenza tra gli investimenti programmati dalla Regione (40 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione) e quelli dell'agenzia. Eppure stando a quanto si apprende le parti non sono ancora riuscite a parlarsi. Ambrosetti ribadisce anche l'importanza di un progetto alternativo, quello che preveda uno spezzettamento del patrimonio, magari contribuendo a fare intervenire qualche imprenditore locale.
Intanto si apprende che il presidente Schifani, che come è noto ha avocato a sé la vertenza termale togliendola dalle mani dei tre assessori (Di Mauro concessioni minerarie, Falcone Economia e Amata Turismo), sulla vertenza Terme si avvalga della consulenza di Gaetano Armao, che da assessore tentò di trovare il privato con i bandi andati deserti.
E Ambrosetti poi ribadisce l'importanza dell'utilizzo dell'acqua termale da parte degli albergatori saccensi da parte di Sciacca Terme Rinasce.