che sarà trasmesso al governo regionale per sollecitare un coinvolgimento del territorio in tutto il processo che dovrebbe portare alla riqualificazione delle stazioni termali di Sciacca e Acireale e successivamente all’affidamento della gestione ai privati.
Così come emerso nel corso del vertice che si è svolto lunedì alla presenza dei parlamentari, nel documento approvato ieri sera dal Consiglio Comunale, viene rimarcata la necessità di coinvolgere il privato già nella fase dell’investimento sulle strutture che la Regione Sicilia conta di mettere in atto, come dichiarato dal presidente Schifani, attraverso il Fondo di Coesione.
Il documento adesso sarà trasmesso ai consigli comunali e ai sindaci della provincia di Agrigento per essere esaminato e approvato, considerata la significata partecipazione degli amministratori della provincia alla manifestazione per la riapertura delle Terme che si è svolta il sei marzo a Sciacca, su iniziativa del Comitato Civico Patrimonio Termale. Una battaglia di territorio, quella che si sta portando avanti, e per questo il documento viene sottoposto all’attenzione dei diversi consigli comunali dell’agrigentino.
Non solo, sarà anche inviato al sindaco e al presidente del Consiglio Comunale di Acireale, nell’ottica di un percorso che vede i due principali centri termali siciliani uniti per il raggiungimento dell’obiettivo.