secondo l’elaborazione del Centro studi di Ance nazionale, l'associazione costruttori edili, a seguito dell’ultima revisione del Pnrr, circa un miliardo di investimenti in rigenerazione urbana nell'isola rischiano di uscire dal Piano. Si tratta, in dettaglio, di 360 progetti, per un valore di 922 milioni di euro (420 milioni di rigenerazione urbana, pari al 46%, e 500 milioni dei Piani urbani integrati, pari al 54%). Progetti su cui il governo nazionale ha assicurato le coperture ma che, intanto, potrebbero subire ritardi nella loro realizzazione, considerato che i Comuni sono a corto di risorse. “La rigenerazione urbana è il futuro di questo Paese, ha detto la presidente nazionale dell'Ance Federica Brancaccio, al sud ci sono meraviglie da riqualificare. Dopo il Pnrr, dovremo essere pronti a investire sulle nostre città, sulle relazioni urbane e sociali e non solo economiche”. Quanto ai fondi del Pnrr a rischio, Brancaccio ha aggiunto: “A seguito di questa riprogrammazione, forse c’è qualcosa di più di un miliardo a rischio e dobbiamo scongiurare questo pericolo”. Dalla Regione Siciliana, è stata l’assessora all’ambiente, Elena Pagana, a spiegare cosa sta facendo il governo: “La rigenerazione urbana ha un ruolo molto importante e trova spazio fra le priorità del governo regionale, ha dichiarato l'esponente del governo Schifani. Non a caso, la programmazione europea del Po Fesr dedica una misura a questo tema”. “Stiamo accompagnando la rigenerazione urbana con riforme in materia urbanistica e di edilizia, grazie alla specialità autonomistica della Regione. Nel recepire il testo unico dell’edilizia abbiamo apportato delle modifiche. Il provvedimento andrà in aula il più presto possibile”, ha concluso Elena Pagana.