che ha comportato la sospensione dell’attività con conseguente dirottamento verso l’ospedale di Agrigento dei casi urgenti. Una situazione che si ripete puntualmente e che, del resto, è da mettere in conto essendo l’unica apparecchiatura a disposizione dell’emodinamica del Giovanni Paolo II, una eccellenza della sanità del territorio sin dalla sua attivazione. Nel frattempo, rimangono fermi i lavori per la realizzazione della seconda sala di Emodinamica, quelli che avrebbero dovuto concludersi il mese scorso, e sulla vicenda è intervenuta la parlamentare e sindaca di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo, auspicando che il commissario dell’Asp di Agrigento, possa trovare a breve una soluzione definitiva per garantire uno dei servizi fondamentali per il nosocomio saccense. Tra le buone notizie, aggiunge, l’immissione in servizio di una nuova dirigente a tempo indeterminato nell’unità operativa di Oncologia diretta dal dottore Domenico Santangelo, ma la sanità saccense è sempre caratterizzata da luci ed ombre e spesso queste ultime sono preponderanti.
Risolto, infatti, il problema dell’emodinamica, un guasto ad un’altra apparecchiatura starebbe creando difficoltà a diversi reparti ( ortopedia, urologia e cardiologia) mettendo a rischio gli interventi. Si è fermato l’unico intensificatore di brillanza funzionanente nella struttura, l’apparecchio utilizzato per effettuare radioscopie.
Succede anche questo, mentre la Cisl torna a denunciare oggi la grave situazione relativa al personale all’Asp di Agrigento con procedure di stbilizzazione bloccate; nessun passo avanti sulle graduatorie pubblicata da tempo e nulla di fatto sull’implementazione di personale medico, infermieristico, tecnico sanitario.
Nonostante il provvedimento di proroga da parte del Governo nazionale, utile a garantire la continuità dei processi di stabilizzazione previsti fino a tutto il 2025 – dichiarano Salvatore Parello e Alessandro Farruggia – e l’accordo regionale fra sindacati e assessorato, tutto tace al settore area risorse umane dell’Asp di Agrigento.
Secondo il sindacato, nonostante l’area strategica aziendale e i direttori di presidio stiano agendo in pressing perché si portino avanti tutte queste procedure, è oggi la macchina burocratica a rallentare il tutto.
Non ci si rende conto, aggiungono gli esponenti della Cisl, dell’estrema urgenza rispetto alla necessità di dare risposte rispetto alla carenza di medici, infermieri e altri operatori sanitari. Sindacato che, considerando anche l’approssimarsi della stagione estiva, lancia un appello al neo commissario straordinario e alla politica del territorio affinché ci sia un urgente cambio di rotta rispetto all’attuale situazione.