per due ridotte irrigazioni di soccorso, che consentano di salvare le piante. E’ questo l’obiettivo che i sindaci del comprensorio riberese perseguono e che è al centro del confronto oggi con l’assessore regionale all’energia Roberto Di Mauro. E’ necessario che venga autorizzato il prelievo di 2 milioni e mezzo di metri cubi di acqua da destinare all’agricoltura del territorio di Ribera. Un primo risultato era stato ottenuto la scorsa settimana dai sindaci.
Nel corso della riunione all’assessorato regionale all’agricoltura era stata annunciata, infatti, la riattivazione della bretella e il conseguente travaso di parte dell’acqua del Gammauta nella diga Castello.
Accumulare la risorsa idrica è importante, ma ancor più è fondamentale avere la garanzia che una parte possa essere utilizzata in agricoltura. Dall’assessore all’energia si spera di ottenere le necessarie autorizzazioni, compreso i volumi di acqua che saranno destinati alle irrigazioni di soccorso.
Sulla crisi idrica che sta generando gravi conseguenze in agricoltura (nei giorni scorsi è stato lanciato un vero e proprio allarme da parte del presidente del Consorzio di tutela dell’arancia Dop di Ribera) una delegazione del comitato “Insieme per l’acqua” ha incontrato ieri l’assessore regionale Roberto Di Mauro, il commissario Dario Cartabellotta, oltre ai vertici del Consorzio di Bonifica e i rappresentanti dell'Autorità di Bacino, dipartimento delle Acque ed Enel . E’ stato confermato il trasferimento di acqua dalla
Diga Gammauta alla Diga Castello, con la volontà di mantenere aperto l'adduttore di collegamento tra i due invasi per l’intero periodo emergenziale, fino al prossimo giugno 2025. Durante questo
periodo, la produzione di energia idroelettrica sarà sospesa. Attendiamo che gli impegni vengano formalizzati nell’incontro programmato per venerdì 24 maggio, hanno dichiarato gli esponenti del comitato Insieme per l’Acqua, auspicando che il flusso di trasferimento, attualmente di 120 litri al secondo, venga
ulteriormente incrementato. Ci è stato rappresentato, conclude il presidente del comitato riberese Calogero Scozzari, che entro due anni si prevede l’installazione di sei elettropompe che posizionate presso il sollevamento di Poggiodiana, consentiranno di recuperare la massima quantità di acqua dal fiume Verdura.