aveva previsto due importanti interventi infrastrutturali per il territorio di Sciacca, la cui realizzazione avrebbe agevolato non solo la viabilità di accesso all’area per lo sviluppo turistico alberghiero verso le zone di Verdura e Makauda, anche un importante intervento finalizzato al miglioramento della rete idrica della città di Sciacca. E’ il gruppo consiliare della Dc, oggi, a ricordare come entrambi i progetti, dotati di tutte le autorizzazioni necessarie, erano stati finanziati per un importo complessivo di 7 milioni e 300 mila euro e affidati al Comune di Sciacca. E all’amministrazione comunale oggi è indirizzata l’interrogazione con la quale viene chiesto di riferire sullo stato dell’arte dei due progetti nel timore che possano alla fine perdersi le somme che erano state a suo tempo stanziate.
Di tempo ne è passato, considerato che il progetto che ha poi portato alla realizzazione del Verdura Golf Resort risale ai primi anni duemila.
Nel contesto dell’Accordo di Programma Quadro era prevista la realizzazione di uno svincolo stradale in Contrada Calcavello per il quale erano state acquisite la variante urbanistica, l’autorizzazione del Genio Civile di Agrigento, la convenzione con l’ANAS di Palermo ed avviate le procedure espropriative per parte dei terreni a nord, posto che la maggior parte delle aree interessate ricadevano in quelle di proprietà della Società Rocco Forte. Un investimento da 3 milioni e 300 mila euro. Altri 4 milioni di euro erano previsti per il secondo intervento, ossia per i lavori finalizzati all’ottimizzazione della rete idrica cittadina e miglioramento della qualità delle acque, considerate le condizioni di vetustà che oltre al problema delle perdite idriche genera anche contaminazioni con la rete fognaria. I consiglieri della Dc di Sciacca evidenziano come i due importanti finanziamenti e, dunque, la realizzazione di questi progetti siano stati nel tempo sollecitati dalle amministrazioni che si sono succedute in questi venti anni.
Alla giunta in carica dal 2022, viene chiesto se è a conoscenza dei progetti e di riferire sullo “stato dell’arte” al fine di evitare il rischio di perdere oltre sette milioni di euro, determinando un grave danno alla città per la mancata esecuzione di queste opere fondamentali.