la giornata conclusiva del progetto di inclusione sociale denominato "Gioco dell’oca Vivent’art", un progetto che ha preso spunto dal famoso gioco da tavolo ma che in questo caso ha visto protagoniste pedine viventi e caselle numerate arricchite da immagini di famose opere architettoniche disegnate sul pavimento del cortile dell’istituto. Un progetto nato dall'esigenza di accompagnare al piacere ludico stimoli di natura linguistica, topologica, numerica e di conoscenza del mondo artistico, oltre a sviluppare le abilità artistico-pittoriche, della comunicazione e dell’interazione con gli altri. Intervenire infatti in maniera più incisiva sulle difficoltà che gli alunni possono presentare nella socializzazione, nell’interazione e nella relazione con il gruppo è l'obiettivo che la scuola come agenzia educativa si prefigge di raggiungere. Le attività che hanno portato alla realizzazione del progetto hanno coinvolto a turno tutti i ragazzi dell’istituto che, guidati dai docenti Lena, Masi, Nuccio, Picone e Volpe, hanno messo in campo le loro competenze artistiche utilizzando materiali diversificati. Attività che hanno stimolato la creatività, la motricità, le abilità logico-matematiche e quelle affettivo-relazionali. Gli obiettivi che il progetto ha voluto raggiungere attraverso il gioco riguardano soprattutto l’acquisizione di autostima e sicurezza, capacità relazionali, rispetto delle regole di convivenza sociale e utilizzo della creatività come mezzo espressivo alternativo. Soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico Leonardo Mangiaracina che ha dato il fischio d’inizio lanciando il primo dado del torneo nel quale le pedine viventi si sono avvicendate sul campo di gioco fino all’ultima gara vinta dalla classe 5° B.