Così il Commissario dell’Asp di Agrigento al nostro telegiornale rispetto alla situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca i cui lavori sono bloccati da tempo. A margine di una iniziativa dell’Asp che si è svolta questa mattina, Capodieci ha dichiarato che dalla ripresa dei lavori occorrerà un anno per poter consegnare il nuovo pronto soccorso del Giovanni Paolo II.
Giusto ieri pomeriggio una delegazione di CittadinanzAttiva - Tribunale per i Diritti del Malato di Sciacca ha incontrato ad Agrigento il nuovo responsabile dell’Asp e consegnato un documento contenente le varie criticità del Giovanni Paolo II, la maggior parte delle quali legate alla carenza di medici ed effetto di quel progressivo smantellamento e impoverimento dei servizi resi dall’Ospedale di Sciacca, che per Cittadinanzattiva va ben oltre le generalizzate criticità che caratterizzano l’intero sistema sanitario nazionale e fa piuttosto temere che sia in atto una strategia pianificata a declassarlo come ospedale di base, piuttosto che a dotarlo di quei servizi necessari a rendere effettiva la sua attuale qualifica presidio ospedaliero DEA di primo livello. Una situazione resa ancor più critica, hanno evidenziato i componenti di Cittadinanzattiva, dalla mancata ottimizzazione del binomio Sciacca-Ribera, di quegli ospedali riuniti che dovrebbero funzionare nell’ottica di una efficiente integrazione e complementarietà, e non certo dell’attuale duplicazione, che genera gravi problematiche e ricadute sull’utenza. Ma andiamo alle singole criticità poste al commissario dell’ASP e alle risposte ottenute. Pe ciò che concerne la necessità di reperire neurologi e riuscire a realizzare la Stroke Unit c’è da attendere l’esito del concorso indetto per il reclutamento di neurologi, per l’Ortopedia si sta cercando di attivare una convenzione con il Buccheri La Ferla di Palermo che copra sia la sala operatoria tre volte la settimana che l’ambulatorio e l’assistenza agli utenti in degenza. Per l’Urologia è stata emessa una disposizione interna per la presenza a Sciacca tre volte a settimana di un medico proveniente da Agrigento, di supporto al primario. Più in generale, il commissario Capodieci ha dichiarato che saranno destinati all’ospedale di Sciacca alcuni dei medici argentini che dovrebbero stabilirsi in provincia. Sempre su sollecitazione di Cittadinanzattiva, il responsabile dell’ASP ha poi dichiarato che sarà messa in funzione quanto prima l’apparecchiatura antalgica Scrambler Terapy per il dolore oncologico e neuropatico, finora mai utilizzata, che per il bar dell’ospedale è stato pubblicato il capitolato per la relativa gara, che è stato risolto il problema del mancato approvvigionamento della Farmacia ospedaliera e che si sta prestando particolare cura all’applicazione del criterio di priorità rispetto alle tempistiche di effettuazione degli esami diagnostici. Commissario dell’Asp che ha poi assunto l’impegno di tornare a garantire al Tribunale per i Diritti del Malato di CittadinanzAttiva un punto di ascolto all’interno dell’ospedale di Sciacca.