Il motivo è presto detto: sono state proprio le rivelazioni dell'ormai ex boss di Menfi, che proprio poco dopo quell'arresto decise di collaborare con i magistrati ponendo fine alla sua vita criminale a dare vita alla seconda operazione della Direzione Distrettuale Antimafia. Dichiarazioni, quelle di Bucceri, iniziate durante le deposizioni nei processi Icaro e Scacco Matto. Tra le persone interessate dalle rivelazioni ianche il margheritese Rosario Cascio ed i fratelli Giovanni e Filippo Campo, di Menfi. Nei verbali, il pentito, riferendosi ai Campo, dice: “Quando arrivava una ditta che doveva effettuare lavori a Menfi che si era messa a posto nel suo paese, avvicinavo l’imprenditore e gli segnalavo la ditta dei fratelli Campo di Menfi per la fornitura del cemento”. Già capo della famiglia mafiosa nel 2008, Bucceri, soprannominato “Buccittuni”, dichiarò che dopo il suo coinvolgimento nell'operazione Scacco Matto negò ogni sua responsabilità. “Ma adesso le ammetto integralmente”, disse iniziando la sua collaborazione con la direzione distrettuale antimafia.