I cittadini sono esasperati, tanto che sui balconi non hanno steso panni appena lavati ma bottiglie di plastica e bidoni vuoti. Altri si sono sbizzarriti corredando il tutto con uno striscione e la scritta: “Vinni l’acqua?”. La città è in fermento. Intorno alla sete ruotano solo parole e annunci: cure palliative verso un malato terminale, che è la pazienza degli agrigentini, ormai al capolinea, a fronte di turni di distribuzione che superano anche i 10 giorni. Ecco perché è stata organizzata una seconda marcia di protesta dopo il recente sit - in al Municipio. Sabato prossimo, primo giugno, ci si radunerà a Porta di Ponte, l’ingresso della città antica, e si proseguirà fino a piazza Pirandello, innanzi al Comune. Le prospettive volgono al peggio. L’estate sarà rovente. La siccità si aggraverà. E quindi? Alla domanda la città esige una risposta.