contro la decisione del Tribunale del Riesame di Palermo che aveva annullato la misura cautelare nei confronti del deputato regionale del Pd Dario Safina.
Il 24 gennaio scorso Safina era finito ai domiciliari con le accuse di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio per vicende che riguardavano il suo operato da assessore ai Lavori pubblici a Trapani negli anni tra il 2020 e il 2021.
Dopo l’interrogatorio di garanzia, il Gip del Tribunale di Trapani aveva disposto la revoca dei domiciliari e l’obbligo di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice, successivamente il Tribunale del Riesame di Palermo aveva accolto la richiesta di annullamento della misura cautelare.
Oggi, alla luce delle ultime determinazioni, confidido che la vicenda possa agevolmente volgere verso l’archiviazione, ha dichiarato il deputato, ribadendo di non avere mai perso fiducia nella giustizia e nel sistema giudiziario