è ancora più caldo e afoso. Le prospettive meteo non inducono alcun segnale di ottimismo. Anzi tutt’altro. Lo spettro dell’aggravarsi delle attuali condizioni di siccità è dietro l’angolo. L’unico rimedio possibile non è affatto a breve termine: si tratterebbe di rendere nuovamente funzionante il dissalatore di Porto Empedocle. Servono perizie, progetti, ricerca di fondi ed esecuzione opere. Impossibile solo ipotizzare l’avvio della procedura. E allora l’Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini, si limita a riparare qualche falla nella rete idrica, per la quale si sono appena persi 44 milioni di euro per la ricostruzione integrale. E si pressa affinchè Siciliacque attenui i piani di razionamento a favore della provincia di Agrigento. E che la cabina di regia alla Regione attui il piano di sfruttamento dei pozzi esistenti e di attivazione di nuove sorgenti. Sulla vicenda è intervenuto anche il Prefetto di Agrigento Filippo Romano