Soffrono anche le attività commerciali del centro e delle periferie, mentre per le zone che non sono servite dalla rete idrica cittadina, ad esempio Maragani, non si intravede alcuna via d’uscita. L’erogazione subisce slittamenti di turni, è ridimensionata come in tutta la provincia, ma è lo sciopero degli autobottisti ad avere aggravato la situazione in città. Da una settimana, ormai, le ditte private sono ferme e chi rimane senza acqua non ha alternative, se non sperare che Aica provveda all’intervento sostitutivo in tempi ragionevoli. Occorrono almeno 2 -3 giorni ( se tutto va bene) dalla richiesta, alla verifica della cisterna vuota, all’invio dell’autobotte da parte delle ditte accreditate provenienti da altri comuni.
Il problema è soprattutto delle utenze che non sono allacciate alla rete idrica e non hanno, dunque, un contratto con Aica. Proprio a seguito della protesta delle ditte private è venuto fuori che non è solo una questione legata a zone non servite dalla condotta, ci sarebbero anche abitazioni del centro abitato che fino ad oggi si sono approvvigionate con le autobotti. Sono immobili, probabilmente utilizzati soltanto nel periodo estivo, ma i cui proprietari adesso si trovano nell’impossibilità di approvvigionarsi e pare che negli ultimi giorni siano arrivate diverse richieste ad Aica per attivare i contratti.
Insomma, c’è di tutto nella crisi idrica che era annunciata da diversi mesi e che ancora probabilmente non si è neanche palesata in tutta la sua drammaticità. Viene da pensare a cosa succederà nei mesi clou di luglio e agosto.
La vertenza degli autobottisti, in tutto ciò, non si sblocca. Le ditte private non intendono sottoscrivere la convenzione e svolgere il servizio di trasporto acqua per conto di Aica. Il sindaco di Sciacca ribadisce anche oggi che questa, invece, è l’unica strada percorribile. In attesa della seduta consiliare programmata per mercoledì 5 giugno, alla quale sono stati invitati a partecipare autobottisti, amministratori di condominio, titolari delle strutture ricettive, ma soprattutto i vertici di Aica e Ati, oggi i consiglieri di opposizione ritengono opportuno che l'amministrazione comunale attivi immediatamente tutti gli strumenti normativi a disposizione per far fronte a questa emergenza. Chiedono, in particolare, di seguire l’esempio di alcuni comuni, primo fra tutti Marsala, dove il primo cittadino ha emesso un'ordinanza di protezione civile, attivando un servizio di emergenza con il ricorso alle autobotti private che ha consentito di alleviare i disagi della popolazione e delle attività economiche. ll sindaco di Sciacca proceda senza indugio all'emissione di una simile ordinanza e all'attivazione di un servizio di emergenza che possa garantire un approvvigionamento idrico adeguato e continuo, dichiarano i consiglieri di oppposizione, perchè è indispensabile che vengano messi in campo tutti gli sforzi possibili per risolvere questa crisi nel più breve tempo possibile, restituendo serenità e dignità ai cittadini e alle imprese.
Opposizione che dichiara di essere a disposizione dell’amministrazione e di voler collaborare attivamente alla risoluzione di questa emergenza, mettendo da parte ogni divisione politica per il bene della comunità.