a fronte della richiesta del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, ha disposto l’apertura dell’opera di derivazione a servizio della diga Arancio ed ha contestualmente autorizzato il Consorzio di Bonifica a prelevare l’acqua del lago attraverso l’impianto di sollevamento situato sul pontile prospiciente. Con la nota - oltre ad autorizzare il Responsabile dell’Impianto della diga Arancio ad eseguire tutte le operazioni necessarie al fine di garantire il volume che è stato assegnato dall’Autorità di Bacino al soggetto utilizzatore della risorsa idrica - si invita il Consorzio di Bonifica a fornire al gestore , con cadenza giornaliera, il volume idrico prelevato dall’invaso attraverso l’impianto di sollevamento.
"La notizia della distribuzione della risorsa idrica in questo periodo, con temperature elevate e con un’importante siccità, non può che sollevare agricoltori e aziende agricole dell’intera area belicina” ha commentato il sindaco di Sambuca Giuseppe Cacioppo. E’ trascorso quasi un anno da quando è stato imposto lo stop al prelievo e all’utilizzo dell’acqua del Lago Arancio, a causa dell’alga rossa.
Una risorsa fondamentale per gli agricoltori di Sciacca, Menfi, Sambuca, Santa Margherita e Montevago, ancor più da quando l’acqua della diga Garcia è stata esclusivamente destinata a scopo potabile. Il
lago Arancio rappresenta l’unica opportunità di irrigazione per l’agricoltura di questo comprensorio.
Il Consorzio di Bonifica ha dichiarato di avere avviato gli interventi necessari alla messa in funzione dell’impianto per potere procedere all’irrigazione. C’è da capire, però, quanta acqua potrà essere prelevata e per quali colture potrà essere utilizzata. A tal fine è in programma oggi pomeriggio una riunione al comune di Sciacca con il responsabile del Consorzio di Bonifica Baldo Giarraputo, alla presenza delle organizzazioni agricole. C’è il timore che si possano effettuare solo delle irrigazioni di soccorso per le piante e non per le coltivazioni di ortaggi e frutta.