L'Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento, messo alle strette nelle settimane scorse in occasione dell'autoconvocazione dell'amministrazione comunale nei locali dell'ente, aveva garantito che entro il 31 gennaio sarebbero state completate tutte le procedure di sua competenza. Impegno non mantenuto: il contratto con l'impresa che si è aggiudicata i lavori non è stato ancora stipulato e, di conseguenza, i lavori non possono partire. Una circostanza che ha indotto il Consiglio Comunale di Ribera ad autoconvocarsi il prossimo 20 febbraio allo Iacp. Tutti i consiglieri, sia di maggioranza sia di opposizione, si recheranno ad Agrigento insieme all'amministrazione. Una situazione non più sostenibile, commentano al nostro telegiornale i consiglieri Paolo Caternicchia per la maggioranza e Fabio D'Azzo per la minoranza. La vicenda, in ogni caso, continua ad essere al centro delle polemiche politiche tra i due opposti schieramenti. Da un lato l'opposizione che, anche oggi, con il consigliere di Forza Italia Fabio D'Azzo, accusa l'amministrazione di avere a suo tempo utilizzato la questione alloggi popolari a fini propagandistici in campagna elettorale, dall'altro la maggioranza che ha più volte sostenuto come sia stata invece l'opposizione a strumentalizzare una questione così delicata. Il fatto, comunque, che il prossimo 20 febbraio tutto il Consiglio Comunale andrà ad Agrigento testimonia come questa battaglia, evidentemente, non può e non deve avere colore politico. Se anche l'autoconvocazione del prossimo 20 febbraio non dovesse produrre risultati, si passerà ad eclatanti forme di protesta.