per fare il punto sull'applicazione, nel settore pesca, degli ammortizzatori sociali e per discutere complessivamente delle problematiche di un comparto in gravi difficoltà e che reclama la giusta attenzione da parte della politica e delle istituzioni. Occhi puntati, naturalmente, sulla vicenda degli sgravi contributivi introdotti dalla legge 30, un sistema contributivo in vigore da vent'anni e che rischia di essere abolito se il governo non interverrà subito con una soluzione tampone. E' emersa inoltre, durante l'incontro che si è svolto nell'oratorio della Chiesa di San Pietro, come la pur legittima attività di controllo da parte delle autorità ispettive si traduca spesso in multe salatissime anche per la lieve inosservanza dei tanti adempimenti burocratici posti a carico delle imbarcazioni, ed ancora l'assenza di interventi e di ammortizzatori veri che possano aiutare gli addetti al settore di fronte alle giornate perse per le tante avversità atmosferiche, l'assenza di una politica vera di sostegno all'ingresso dei giovani nel settore, la difficoltà ad interloquire con l'Inps per la ricostruzione delle carriere lavorative e l'accesso alla pensione. Insieme a tutto ciò, le problematiche del riconoscimento delle malattie professionali e degli infortuni sottolineati dall'intervento dei vertici provinciali del sindacato. Flai e Cgil, insieme alla cooperativa “Pescatori” di Sciacca, hanno deciso di avviare un lavoro di controllo a tappeto delle posizioni previdenziali, e alla direzione provinciale dell'Inps verrà chiesta l'apertura, presso la sede di Sciacca, di uno sportello dedicato alla pesca. Una piattaforma rivendicativa, contenente le richieste dei pescatori, verrà portata all'attenzione del governo. In assenza di risposte, il sindacato annuncia forti azioni di lotta e mobilitazione di tutte le marinerie.