I titolari delle ditte di trasporto hanno voluto rappresentare la situazione che si è venuta a determinare nonostante Aica abbia individuato tre appresamenti: Rocche Rosse, Ferraro e Sitas.
Dai primi due non esce acqua e alla Sitas la pressione è tale che per riempire il mezzo più piccolo occorrono 25 minuti.
Risultato: autobotti ferme e situazione nuovamente critica a Sciacca a fronte delle tante utenze che non sono allacciate alla rete idrica o che non erano contrattualizzate e sono ora in attesa di definire la pratica.
L’unico sistema di approvvigionamento per loro è quello delle autobotti dei privati, ma il sistema non riesce a tornare a regime e nel frattempo le richieste aumentano.
C’è poi la situazione del centro storico della città dove l’acqua è arrivata l’ultima volta domenica mattina. Oggi era atteso il turno di erogazione e, invece, è stato rinviato. Lo si evince dal sito di Aica. Dall’area portuale al quartiere di San Michele, passando per corso Vittorio Emanuele, zona Santa Caterina e via Ravasio, sono solo alcune delle zone dove questa mattina era attesa l’erogazione. Utenti costretti a sperare che venga rispettato adesso il turno riprogrammato per domani mattina, ma nel frattempo sono a secco e nell’impossibilità di ricorrere anche ai privati considerato che tanti edifici non sono provvisti di capienti cisterne.
E non sono solo i cittadini ad essere esasperati, ma anche i titolari di strutture ricettive e attività commerciali del centro storico.
L’impegno ad una erogazione regolare in questa zona della città è stato mantenuto solo per qualche giorno da Aica, subito dopo la seduta consiliare aperta, hanno dichiarato questa mattina alla nostra redazione.
Peraltro, c’è un’altra difficoltà oggettiva che viene rappresentata, quella di riuscire ad avere spiegazioni dal gestore. Le telefonate non si contano e sono tutte senza risposta. Così non va.