Le modalità utilizzate sono quelle ormai note. Uno dei due malviventi ha contattato l’anziano, spacciandosi per carabiniere, sostenendo che la figlia aveva causato un grave incidente stradale. Successivamente i due si sono presentati nell’abitazione dell’anziano quali sedicenti avvocati, facendosi consegnare prima 1.470 euro e successivamente altri 7.500 euro per risolvere il problema senza conseguenze. I due truffatori sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Trapani. Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, è stata rinvenuta la somma di denaro consegnata dalla vittima e oltre 50 gioielli e monili occultati nel bagagliaio dell’autovettura.
A seguito di ulteriori accertamenti i due pregiudicati sono accusati anche di una analoga truffa messa a segno ad Alcamo ai danni di una 89enne dalla quale si erano fatti consegnare, due giorni prima, monili e preziosi per un valore di 15.000, che le sono stati restituiti.
I carabinieri del comando provinciale di Trapani hanno tenuto questa mattina una una conferenza stampa a fronte dei tanti casi che si sono verificati negli ultimi mesi, nonostante l’opera di sensibilizzazione svolta e il pressante invito rivolto agli anziani a non cadere nella trappola di sedicenti avvocati e militari dell’arma.
Di più, questa mattina hanno diffuso un video per meglio illustrare il modus operandi dei truffatori: il contatto telefonico, la notizia dell’incidente stradale del parente e la possibilità di risolvere la controversia con il pagamento di una somma.
Oltre alla provincia di Trapani, con le stesse identiche modalità sono state messe a segno diverse truffe anche in provincia di Agrigento, da Sciacca a Licata, ma anche Favara e, ultimo caso, a Santo Stefano Quisquina, dove pseudo carabinieri sono riusciti a farsi consegnare da anziani ingenti somme di denaro.