di messa in sicurezza del viadotto Belice. E' questo l'oggetto di un'interrogazione presentata, dai parlamentari del Partito Democratico, Baldo Gucciardi e Michele Catanzaro, al governo regionale. Gli interventi sul ponte che collega, di fatto, la provincia di Agrigento con quella di Trapani sono in corso da oltre un anno e l'Anas, pochi giorni fa, ha comunicato il rinvio della chiusura del cantiere, certificandone sostanzialmente il ritardo. Insomma occorrerà altro tempo, ma quanto non è dato a sapersi.
Per i due deputati regionali Gucciardi e Catanzaro: “E' indispensabile intervenire per il ripristino in tempi brevi della piena percorribilità della strada statale 115, in particolar modo lungo il viadotto Belice. La realizzazione dei lavori nel tratto di strada Menfi – Castelvetrano è causa di continui disagi per i pendolari, per i veicoli di trasporto merci e per i mezzi di soccorso che collegano gli ospedali di Castelvetrano e Sciacca, inseriti nella rete per l'infarto miocardico. Tenuto conto che il tratto di strada interessato dai lavori è l'unico collegamento esistente – affermano Gucciardi e Catanzaro – è urgente che il governo regionale solleciti l'Anas affinché l'opera venga ultimata nel più breve tempo possibile”.
Come si ricorderà, i lavori sono cominciati nel dicembre 2016 e sono stati aggiudicati dall'Anas per un importo di circa due milioni e mezzo di euro, somme finanziate dal Ministero delle Infrastrutture. Si tratta di interventi necessari per rendere maggiormente sicura la percorrenza sul viadotto: il rifacimento dei cordoli, la sostituzione dei giunti di dilatazione, il ripristino della pavimentazione stradale e il collocamento di guard rail più alti. Durante i lavori, ovviamente, il ponte non è stato chiuso, ma la circolazione stradale è stata garantita attraverso la presenza di un semaforo a senso unico alternato.
Lavori che, nell'aprile dello scorso anno, sono stati interrotti per qualche giorno, a causa del terribile incidente stradale che costò la vita a due catanesi, volati via dal viadotto e finiti nelle campagne sottostanti. Il cantiere è ancora aperto, con tutti i rallentamenti e disagi del caso, e ci vorranno ancora mesi prima che la ditta di Bagheria, che sta eseguendo gli interventi, completi quanto previsto.