e per intervenire tempestivamente su ogni singola criticità, soprattutto nel settore turistico-alberghiero. E' quanto deciso nel corso della riunione della cabina di regia sull'emergenza idrica convocata d'urgenza dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, con l'obiettivo di accelerare ogni possibile azione contro i rischi legati agli effetti della siccità. «Ho voluto costituire immediatamente un tavolo di emergenza sulla crisi idrica di Agrigento – ha dichiarato il presidente della Regione - per fornire risposte celeri alla città, soprattutto in vista della stagione turistica appena iniziata. L'obiettivo è scongiurare il peggioramento della situazione ed evitare anche gli effetti negativi di allarmismi che possono essere amplificati creando gravissimi danni all'economia e all'immagine della Città dei Templi e dell'intera Sicilia. Il governo seguirà quotidianamente il lavoro di questo tavolo, fornendo supporto e tutto quello che sarà necessario, ma ognuno, ha detto Schifani, deve assumersi le proprie responsabilità e lavorare alacremente per risolvere il problema nell'immediato e, poi, per soluzioni strutturali di medio e lungo termine». Al vertice che si è svolto ieri pomeriggio a Palazzo d'Orléans, erano presenti anche il dirigente della Protezione civile, Salvo Cocina, l'assessore all'Energia, Roberto Di Mauro, il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, i rappresentanti dell’Azienda idrica comuni agrigentini, dell'Ati, di Siciliacque, il commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, Baldo Giarraputo, il segretario generale dell'Autorità di bacino, Leonardo Santoro. In video collegamento, anche il prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Nel corso della riunione è stata ribadita la necessità di procedere immediatamente all'esecuzione di quegli interventi a breve termine che garantiranno un maggiore rifornimento di acqua, scongiurando così il peggioramento dello scenario in piena stagione turistica. Il presidente della Regione e il dirigente del dipartimento della Protezione civile hanno garantito l'immediata copertura finanziaria, già prevista nei sei milioni di euro stanziati per fronteggiare la crisi agrigentina, ed ogni eventuale necessità legata ad anticipazioni di spesa, ed hanno invitato Ati e Aica all’immediato avvio dei lavori senza ulteriore indugi. Tra le opere da realizzare subito c’è la realizzazione a Sciacca di un nuovo pozzo a Grattavoli per circa 600 mila euro e la riattivazione di un altro pozzo, sempre a Grattavoli, che era guasto e che costerà 400 mila euro con la nuova condotta di collegamento, la riattivazione di due pozzi comunali in prossimità della condotta Favara di Burgio in contrada Castello a Ribera, la riattivazione di tre pozzi comunali a San Giovanni Gemini, un nuovo pozzo in territorio di Castronovo di Sicilia e una nuova sorgente a Cammarata.
Grazie all'ordinanza della Protezione civile con la quale sono stati stanziati 6 milioni di euro, ha dichiarato l’assessore Di Mauro, Aica che è l'ente attuatore, già da domani potrà procedere alla realizzazione delle opere e nel giro di 40 giorni si potrebbero avere circa 116 litri di acqua al secondo in più, con i primi 60 litri che potranno arrivare già nel giro di 20 giorni con gli interventi di immediata esecuzione relativi al nuovo pozzo ed al ripristino dei due già esistenti.
Ati e Aica sono stati invitati a individuare con precisione ulteriori interventi ai quali potrà essere data copertura finanziaria. Cocina ha inoltre assicurato il finanziamento per l’acquisto di due autobotti di pronta disponibilità e di mezzi leggeri adatti a raggiungere le vie del centro storico. Per quanto riguarda il dissalatore di Porto Empedocle, il presidente della Regione ha comunicato che nel disegno di legge sulle variazioni di bilancio, all'esame dell'Ars, c'è uno stanziamento di un milione di euro che consentirà di procedere con la progettazione dell'impianto. L'opera rientra nelle soluzioni a lungo termine . Per quanto riguarda il settore agricolo, è emerso che il Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale sta incontrando le organizzazioni agricole per concordare la ripartizione delle risorse idriche disponibili, mentre per il comparto zootecnico saranno le autobotti, reperite anche attraverso i Comuni, a garantire l'acqua agli allevamenti.