In provincia di Agrigento saranno inaugurate domani mattina le Centrali Operative Territoriali che erano state a suo tempo previste e finanziate nell’ambito delle ingenti risorse del Pnrr. Sarà il direttore generale dell’Asp Giuseppe Capodieci ad illustrare le potenzialità delle COT, per una sanità più vicina ai bisogni delle persone assicurando continuità tra assistenza ospedaliera e territoriale. Nel corso della conferenza stampa è previsto un collegamento telematico con le sedi delle centrali di Agrigento, Licata, Ribera e Canicattì.
Tutto ancora tace, invece, per le famose case di comunità, ne erano previste 19 in provincia di Agrigento, strutture da dedicare all’assistenza capillare nel territorio per evitare che si faccia esclusivamente ricorso agli ospedali. Le case di Comunità hanno come obiettivo quello di diventare il punto di riferimento continuativo per la popolazione, un punto unico di accesso, accoglienza, informazione e orientamento del cittadino, che opera in stretto contatto con le Centrali operative territoriali
A due anni dalla conclusione dell’emergenza sanitaria, i progetti delle case di comunità da realizzare in 19 centri agrigentini sono stati approvati solo nello scorso mese di marzo. Ritardi che hanno portato l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali a sollecitare una rapida attuazione del piano che era stato predisposto per migliorare la sanità avvicinandola ai cittadini. I fondi del Pnrr, tra l’altro, impongono una tempistica particolarmente rigida. E, infatti, si sta correndo, ad esempio, per attivare i 3 ospedali di comunità, che sempre nel piano messo a punto a seguito dell’emergenza Covid, erano previsti a Santa Margherita Belice, Agrigento e Bivona.
Dopo le centrali operative territoriali, saranno attivati prossimamente due dei tre ospedali di comunità previsti in provincia. E’ il caso di Agrigento, mentre la struttura prevista a Santa Margherita Belice sarà momentaneamente realizzata a Sciacca. Nel comune belicino, infatti, è appena all’inizio l’iter che dovrà portare alla realizzazione dell’ospedale da 20 posti letto, nei locali già nella disponibilità dell’Asp, ma che devono essere adeguati. C’è il progetto esecutivo, va realizzato entro marzo del 2026. Nel frattempo l’ospedale di comunità dovrebbe essere aperto a Sciacca. Tutto ciò nonostante le ingenti risorse stanziate nel Pnrr. Più di 300 milioni di euro destinati alla Sicilia per 43 ospedali di comunità, 156 case di comunità e 50 centrali operative territoriali. Siamo all’alba, per non parlare delle risorse umane e professionali che saranno necessarie per garantire l’operatività di queste strutture, da affidare a personale socio- sanitario e infermieristico.