un intervento atteso dalla comunità da circa due anni e mezzo. Questa mattina c'è stata la consegna dell'area di cantiere alla ditta che si è aggiudicata la gara, la Eredi Marotta di Mussomeli, alla presenza dell'amministrazione comunale di Menfi guidata dal sindaco Vito Clemente e della deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo che nei mesi scorsi ha intercettato il finanziamento necessario per realizzare le opere di messa in sicurezza del costone di roccia interessato nel novembre del 2021 da un violento nubifragio che ha messo a rischio abitazioni ed esercizi commerciali sottostanti, dichiarati da quel momento inagibili. Gli uffici regionali hanno messo a disposizione 500 mila euro. Era stato proprio l’intervento di Palazzo d’Orleans ad assicurare i fondi necessari per le opere di messa in sicurezza e ad avviare un decisivo confronto con l’amministrazione comunale di Menfi, incaricata di redigere il progetto esecutivo, uno dei primi adempimenti, lo scorso anno subito dopo l'insediamento, dell'amministrazione Clemente che ha dapprima provveduto a verificare la stabilità del muro sommerso della frana, risultato in buono stato. Accertamento della stabilità del muro che ha poi consentito di effettuare i primi lavori e di rendere fruibile, già dalla scorsa stagione estiva, la Piazzetta dei Pescatori. Il 6 luglio dello scorso anno, poi, è stato inoltrato il progetto esecutivo la cui copertura finanziaria, pari a 500 mila euro come si diceva, è stata ottenuta ad ottobre 2023 con delibera della giunta regionale. Nella successiva conferenza di servizi, convocata dal commissario di governo per il contrasto idrogeologico della Regione Siciliana, sono stati acquisiti tutti i pareri di rito e adottati tutti i relativi atti amministrativi propedeutici alla gara, pubblicata a fine aprile, con scadenza di presentazione delle offerte entro il 24 maggio scorso. I lavori inizieranno lunedì prossimo primo luglio e dureranno tre mesi. La collina di Porto Palo, sulla quale si trova una torre saracena, è stata classificata ad alto rischio già dal 1954, ed un più corposo intervento di consolidamento che riguarderà l’intera altura è già stato inserito nel Programma della Protezione civile nazionale per un importo di sette milioni di euro.