Filippo Bellanca non usa mezze parole per dire quello che pensa: il sindaco di Sciacca deve avere il ruolo di peso più importante che ci sia in seno ad un'assemblea territoriale idrica dove, a suo giudizio, evidentemente, il secondo comune della provincia deve contare di più.
Il presidente della commissione consiliare Bilancio a proposito di Aica, di cui Sciacca, che peraltro possiede diverse sorgenti, che l'hanno resa il serbatoio della provincia, ha una quota non indifferente, dice che la società sta andando male, con una funzione economicamente sempre meno sostenibile. E dice: "Bisogna fare qualcosa, come trasformare l'azienda consortile in società per azioni".
Con Bellanca abbiamo poi fatto il punto sugli ultimi lavori consiliari. È stato lui uno degli ispiratori degli emendamenti dell'Opposizione (sottoscritti in totale da 9 consiglieri) approvati nell'ambito del piano triennale delle opere pubbliche, del Dup e del Bilancio. Nega, Bellanca, che con il mancato sostegno sul maxiemendamento dei quattro voti dei rappresentanti del gruppo misto si sia generata una frattura in seno ai gruppi che politicamente osteggiano l'amministrazione Termine.