sono state sollevate le barricate. I cittadini assetati si sono riversati in strada, esasperati contro la crisi idrica. Le attività commerciali e imprenditoriali hanno gettato la spugna: giù le saracinesche. Le autobotti, anche quelle autorizzate, non circolano e nessuno risponde al telefono.
Vi sarebbero dei contrasti tra gli autobottisti in regola e quelli non ancora autorizzati a circolare che rischiano pesanti sanzioni in caso di controlli durante l’approvvigionamento. Si è svolto un Consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza: assenti il sindaco Vincenzo Corbo e l’Aica, l’azienda idrica dei Comuni agrigentini. E allora i cittadini, circa 500, hanno protestato in strada. Anche ad Agrigento si è svolta una seduta straordinaria del Consiglio comunale, partecipato da un centinaio di cittadini, insieme ad amministratori locali, deputati regionali e i dirigenti dell’Aica.
E’ intervenuto anche l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, l’agrigentino Roberto Di Mauro, che ha annunciato, in tempi brevi, la costruzione di un dissalatore a Porto Empedocle.
Ed ancora la Protezione Civile ha stanziato 6 milioni di euro per Aica, da spendere per lavori anche di riparazione delle condotte in attesa della costruzione della nuova rete idrica prevista nel 2028.