La Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un’inchiesta a seguito dell’incidente sul lavoro a Canicattì che ha provocato la morte del giovane operaio edile. Si procede per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri, all’opera soprattutto per riscontrare il rispetto delle norme in materia di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro, il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, la posizione lavorativa della vittima e la validità dei documenti e dei permessi aziendali. L’intera area è stata sottoposta a sequestro. Giardina, che è stato schiacciato da un carrello elevatore che stava manovrando, ha lavorato per un’azienda che produce e commercializza manufatti in calcestruzzo, lungo la via Vittorio Emanuele, nella periferia nord di Canicattì. Al vaglio degli inquirenti anche i video delle telecamere di sorveglianza sul posto che avrebbero registrato l’incidente mortale. Il sindaco Vincenzo Corbo ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Angelo Giardina.
E sull’ennesimo incidente mortale sul lavoro intervengono i sindacati. I segretari di Uil Sicilia e Uil Agrigento, Luisella Lionti e Gero Acquisto dichiarano: ”Un’altra tragedia, un altro omicidio. Tutta la Uil manifesta vicinanza alla famiglia di Angelo Giardina. In attesa che la magistratura faccia piena luce sulle cause di questo incidente, ribadiamo la necessità di interventi immediati sul sistema delle gare al massimo ribasso e dei subappalti a cascata. Questo sindacato continuerà a chiedere norme più severe, formazione, prevenzioni e controlli”. Anche la nota della Cgil di Agrigento parla dell’ennesima “vittima di una strage”. In particolare il segretario provinciale Alfonso Buscemi sottolinea che “tre morti al giorno sul lavoro in Italia non sono una cosa normale". La Fillea Cgil ribadisce che “il lavoro deve servire a vivere e non a morire. Le morti sul lavoro soprattutto quello edile, hanno raggiunto record preoccupanti e l’auspicio del sindacato è che queste tragedie facciano da sprone per l’innalzamento del livello di attenzione da parte della politica verso i problemi che attanagliano tutto il mondo del lavoro al fine di evitare queste morti assurde umanamente inaccettabili”