di puntare a riscrivere la storia e a ridisegnare l'immagine della sua città. Perché l'associazione tra Castelvetrano e il superboss Matteo Messina Denaro venga finalmente superata. "Vogliamo recuperare la nostra identità culturale, affinché Castelvetrano venga associata a figure come quelle di Giovanni Gentile e Virgilio Titone", ha detto in un'intervista concessa all'agenzia Ansa. D'altronde lo stesso Gianfranco Fini, in visita ufficiale a Castelvetrano al tempo in cui occupava la poltrona di presidente della Camera, aveva invitato i castelvetranesi a valorizzare la storia di personalità concittadine ben più illustri di Matteo Messina Denaro. Sarebbero trascorsi un bel po' di anni prima che il capomafia uccel di bosco venisse finalmente catturato. Il resto è storia recentissima. L'avvocato Lentini, che ha stravinto le ultime elezioni amministrative, diventando sindaco al primo turno sconfiggendo ben sei avversari, punta tutto sul riscatto culturale. Un percorso che intende fare con quelle che definsice "associazioni e forze sane".
Non esclude, il sindaco di Castelvetrano, che possa esserci ancora qualche personaggio con rapporti personali con qualche soggetto considerato ‘borderline’. Ma se così fosse sarebbero rapporti assolutamente ininfluenti sull’attività del comune. "Sono convinto - aggiunge Lentini - che faremo cambiare idea a chi continua a considerare Castelvetrano come la città di Matteo Messina Denaro. Questa è la nostra grande scommessa. Noi - prsoegue Lentini - abbiamo una storia culturale di tutto rispetto, abbiamo Selinunte che è il più grande Parco Archeologico d'Europa. E' questa l'immagine positiva che vogliamo dare di Castelvetrano, anche con l’aiuto di tanti artisti locali e col mondo dell’associazionismo”. Non nega, né d'altronde potrebbe farlo, Lentini, che Castelvetrano sia stata caratterizzata dalla presenza di una borghesia mafiosa e di un sistema economico colluso con la mafia. Ma precisa anche che "quel sistema è stato totalmente smantellato, le grandi attività commerciali che hanno avuto come riferimento la protezione della mafia non ci sono più, oggi abbiamo imprese sane che garantiscono l'occupazione e fanno girare l’economia”.
Sul piano dell'attività amministrativa, l'emergenza più importante riguarda il personale risicatissimo. “Nella Polizia municipale - dice Lentini - abbiamo solo 26 agenti, 20 dei quali sono a 24 ore, e poi abbiamo due soli operai e pochissimi tecnici". È un problema che anche il sindaco di Castelvetrano, al pari di tanti altri suoi colleghi in questa fase contingente così complicata, sarà chiamato ad affrontare. Ma nel frattempo bisogna pur garantire i servizi. L'unica soluzione è quello di ricorrere a collaborazioni esterne. "Il codice degli appalti - conclude - consente di affidare alcuni servizi direttamente a enti del Terzo settore. Solo con la collaborazione di tutti possiamo amministrare bene e dimostrare che a Castelvetrano non comanda più la mafia. Da soli non si va da nessuna parte”.