Una tradizione che si è rinnovata nonostante, com'è noto, il ridimensionamento quest'anno del programma della Sagra del Mare. Una festa che ogni anno ha aperto l'estate saccense ma che nel 2024, a causa delle note vicende legate alle autorizzazioni da parte dell'ufficio del Demanio Marittimo di Agrigento, ha dovuto fare a meno di tutte le sue peculiarità ed elementi caratteristici della manifestazione, tra lo stupore dei cittadini e soprattutto degli operatori del settore della pesca. Non si sono svolti spettacoli, intrattenimenti, degustazioni, momenti musicali, cabaret, giochi di quartiere, niente stand ed aree gastronomiche così come non si è svolta la tradizionale “ntinna a mare”, il gioco tipico delle città marinare che fino all'ultimo si è cercato di organizzare ma che alla fine è poi saltato insieme a buona parte del programma. C'e' stato solo il luna park ma collocato in un'area privata e, come si diceva, i momenti religiosi che naturalmente sono sganciati dal programma della festa e vengono coordinati dal parroco della Chiesa di San Pietro, Antonino Catanzaro. Processione per le vie del quartiere alla quale hanno partecipato i fedeli, i rappresentanti delle tre cooperative di pesca e i giovani degli scout. Poi la tradizionale processione del simulacro di San Pietro anche via mare a bordo di un motopesca della flotta saccense.