e miglioramento delle opere necessarie all'approvvigionamento idrico primario.
Sono quattro i progetti presentati dall'Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento, ammessi all'interno del relativo Piano Nazionale e già pubblicati sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quasi 163 milioni di euro di investimenti per progetti redatti da Aica e dai Comuni interessati.
67 milioni e 300 mila euro sono stati preventivati per le opere di completamento delle reti idriche dei Comuni di Sciacca, Agrigento e Cattolica Eraclea, per un totale di 5 interventi utili a ridurre le perdite idriche su questi territori.
77 milioni e 400 mila euro per 11 interventi da sostenere presso l'ATO AG9 di Agrigento e le sue fonti, finalizzati ad aumentare l'approvvigionamento idrico e, di conseguenza, le risorse di acqua disponibili. Quasi 15 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria da realizzare presso il Comune di Santa Margherita di Belice e, infine, circa 3 milioni e 200 mila euro per il rifacimento della rete idrica del centro urbano del Comune di Alessandria della Rocca.
C'è anche Sciacca, quindi, tra gli interventi cantierabili da parte di ATI e Aica. Un progetto di cui si parla da anni e che, non più tardi di un mese fa, al nostro telegiornale, l'assessore regionale al ramo Roberto Di Mauro, aveva bollato come obsoleto, che l'ATI avrebbe dovuto aggiornare e per cui i soldi, in passato, non sono mai stati disponibili. Una situazione che, dunque, starebbe per cambiare, anche se sicuramente ci vorrà ancora qualche anno prima di mettere mano concretamente ai lavori. Il progetto di rifacimento delle reti idriche che riguarda Sciacca ammonta precisamente a 33 milioni di euro, è stato adeguato e ammodernato anche relativamente ai costi delle materie prime ed inserito in graduatoria al Ministero. A mancare sono sempre le somme. C'è, dunque, il progetto, in attesa, come per tutti gli altri interventi, di reperire il finanziamento necessario.
Dallo Stato stanno per essere erogati i primi 92 milioni di euro per gli interventi prioritari, ossia il primo stralcio dei finanziamenti che ammontano a complessi 1 miliardo e mezzo di euro attraverso i quali si andrà ad operare sulle infrastrutture idriche della Sicilia. La pianificazione regionale degli interventi è stata coordinata, ovviamente, dalla Regione Siciliana in sinergia con l'Autorità di Bacino, i Dipartimenti Agricoltura, Acque e Rifiuti, i due Consorzi di Bonifica territoriali e Siciliacque.
Tutti gli interventi previsti all'interno del Piano Nazionale e di quello Regionale sono finalizzati alla mitigazione della siccità, al potenziamento delle infrastrutture, alla riduzione delle perdite idriche, al miglioramento delle reti di distribuzione e al contrasto ai cambiamenti climatici.
“Attraverso questa prima tranche di finanziamenti – afferma il presidente Renato Schifani – metteremo subito in cantiere alcune delle opere programmate per affrontare un fenomeno che sta colpendo duramente la nostra Isola”.