usi irrigui tra l'area dell'alto Sosio-Verdura, del basso Verdura e del Magazzolo è stata decisa e coordinata nel corso di un vertice che si è tenuto ieri pomeriggio presso la Prefettura di Agrigento. La decisione è stata messa nero su bianco attraverso una apposita ordinanza prefettizia.
Questa distribuzione, a causa della grave siccità e crisi idrica in corso, non consentirà di soddisfare per intero tutte le esigenze dell’agricoltura, ma sarà equa evitando le diseguaglianze nella redistribuzione dell’acqua.
La determinazione è stata presa nel corso di un vertice, promosso su impulso della Regione Siciliana, a cui, oltre al Prefetto di Agrigento Filippo Romano, hanno preso parte Dario Cartabellotta, Commissario all’emergenza idrica in agricoltura, Duilio Alongi, Dirigente del Dipartimento tecnico regionale, i vertici regionali di Enel e i Sindaci dei Comuni di Ribera, Bivona, Villafranca Sicula e Burgio. Si è ribadito, inoltre, che gli sversamenti della risorsa idrica a favore del Sosio - Verdura, necessariamente, impongono l’attivazione delle turbine della centrale “San Carlo”. Enel Sicilia, a tal riguardo, si è impegnata, nei confronti dei Comuni interessati, ad evitare, in ogni modo, sia che l'acqua venga inutilmente dispersa sia che venga utilizzata per fini diversi rispetto a quello irriguo.
Arriverà un pò di acqua, per l'irrigazione di soccorso, dunque, anche per i territori non serviti dal Consorzio di Bonifica della Sicilia Occidentale. 400 mila metri cubi di acqua per irrigazione per gli agricoltori di Villafranca Sicula, Burgio e Caltabellotta proverranno dalle dighe Prizzi e Gammauta, mentre 100 mila metri cubi di acqua dalla Diga Castello saranno rilasciati nel torrente Gebbia per gli agricoltori di Lucca Sicula. Quanto basta, insomma, per provare a salvare piante e impianti.
Un altro incontro, invece, ha riguardato l'ordine e la sicurezza pubblica sulla crisi idrica relativa agli usi potabili. Si è parlato, soprattutto, dell'erogazione del servizio mediante autobotti in relazione al quale il Prefetto di Agrigento Filippo Romano ha invitato AICA, nel rispetto della legalità, a semplificare tutte le procedure utili all'approvvigionamento.
Anche i cittadini non ancora allacciati con Aica potranno rivolgersi agli autobottisti privati, previo pagamento del costo dell’acqua ad AICA, con conseguente garanzia di salubrità della stessa. Ha, inoltre, raccomandato al gestore pubblico di potenziare il proprio call center in modo tale da evitare che gli utenti non trovino risposta in tempi utili. Insomma, pur nell'emergenza, si sta provando a fare tutto il possibile per garantire l'approvvigionamento.
La situazione degli invasi, però, continua a preoccupare e a peggiorare. Insomma serva che piova.