il problema del funzionamento dell'Ortopedia dell'ospedale non sarebbe risolto". Così il direttore generale dell'Asp di Agrigento Giuseppe Capodieci prova ai nostri microfoni a liquidare la questione del primario, vincitore di concorso a suo tempo bandito per il "Giovanni Paolo II", ma nei mesi scorsi trasferito ad Agrigento, con una delibera contestata inizialmente perfino dall'assessorato regionale alla Salute ma su cui, poi, è calato il silenzio. La questione centrale rimane per Capodieci la necessità di avere medici per l'assistenza post-operatoria e per l'attività ambulatoriale. Per le attività chirurgiche dopo quelli del Civico ci penseranno gli ortopedici del Buccheri La Ferla. Confidando nell'assunzione di altri dirigenti medici.
Fin qui dunque Capodieci. Che ieri ad Agrigento ha fatto da padrone di casa ad una specie di serata di gala nel giardino della Kolymbetra, nel cuore della Valle dei Templi, per presentare un cosiddetto "Piano Salute Agrigento 2024 - 2026" parlando genericamente di offerta sanitaria. Una serata di gala che è stata una sorta di contraltare di una condizione, delle innegabili difficoltà delle corsie ospedaliere, mentre si attendono notizie della nuova rete ospedaliera e di un ospedale di Sciacca che sembra il parente povero dell'Asp di Agrigento mentre il tema privilegiato sembra rimanere quello delle nomine, tra cui quella (su cui sarebbe in corso una trattativa molto fitta) per il nuovo direttore sanitario aziendale, per la quale si fa il nome del primario di Cardiologia di Sciacca Ennio Ciotta.